Audizione Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – Linee Programmatiche MiC

2/12/2022

 

Cari Associati

 

Le Commissioni riunite Cultura di Camera e Senato hanno svolto nella giornata di ieri l’audizione del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sulle linee programmatiche del suo Dicastero.

 

A seguire alcuni dei passaggi di maggiore interesse illustrati dal Ministro Sangiuliano nel corso della sua relazione:

 

  • PNRR
  • il primo tema è la grande opportunità storica del PNRR, che può far fare un salto di qualità alla gestione dei beni. Non si possono perdere le risorse destinate alla cultura. Si tratta di un Piano redatto dai governi precedenti e, su questo, alcuni punti destano qualche perplessità, soprattutto in sede attuativa. Dunque – in concerto con le istituzioni europee – se sarà possibile cambiare qualcosa lo si farà. Ancora su questo punto, ha detto di credere molto nel principio della continuità degli atti amministrativi, e – in questo senso – se sarà necessario bisognerà comunque mantenere fede all’impianto fondamentale del Pnrr, che va salvaguardato e portato avanti, evitando il rischio di perdere i fondi.
  • si sono già tenute due riunioni della cabina di regia Pnrr, e in quella sede il Ministro ha fatto presente come ci sia stato un rincaro dei costi, a cui tuttavia non corrisponde un aumento delle risorse. Pertanto, si rende necessario un realistico esame dei progetti cui si intendeva fare corso, per valutare cosa si possa stralciare o cosa ridimensionare. In altri termini: meglio realizzare 7 progetti che portarne avanti 10 e non completarne nessuno. Non è compito facile, poiché ci sono accordi precisi con l’UE; tuttavia, ha riferito di interlocuzioni in corso e che c’è disponibilità. Ancora, ha detto di voler trasferire l’Unità Grande Pompei sul completamento dei lavori del Pnrr;
  • ancora sul Pnrr, ha affermato che il MiC è titolare di interventi per 4 miliardi, inseriti nella Missione 1:
    • la Misura 1 sul patrimonio culturale – dal valore di 1 miliardo – si articola in 3 investimenti: Strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale; rimozione delle barriere fisiche e cognitive in archivi e musei; Migliorare l’efficienza energetica in cinema, teatri e musei;
    • la Misura 2 – da più di 2 mld – contiene 4 investimenti: Attrattività dei borghi; Tutela e valorizzazione dell’architettura e paesaggio rurale; Programma per la valorizzazione di parchi e giardini storici; Sicurezza sismica dei luoghi di culto, restauro e patrimonio FEC, siti di ricovero per i beni artistici;
    • la Misura 3 ammonta a 455 mln e comprende una riforma in capo al Ministero dell’ambiente e due investimenti MiC: Sviluppo dell’industria cinematografica (Progetto Cinecittà) e la Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde.
  • Sono già state espletate le procedure di ricognizione degli interventi di titolarità del MiC, oltre che quelli di competenza del Ministero dell’interno per il FEC. Alcuni avvisi pubblici sono attualmente aperti, o in corso di valutazione le domande; altri avvisi sono di imminente pubblicazione;
  • Tutti i traguardi previsti al 30.06.2022 sono stati raggiunti e superati tutti gli audit del Mef. Non sono previsti altri target al 30 dicembre, ma solo traguardi intermedi per il Progetto Borghi e l’investimento sull’architettura rurale.
  • Permangono alcune aree di rischio: la fragilità dell’organizzazione delle strutture tecnico-amministrative e le competenze degli enti locali (specie piccoli comuni) considerati soggetti attuatori. Questo vale particolarmente per il Programma borghi. Il MiC, comunque, può mettere a disposizione le strutture di Invitalia e Cdp che tuttavia – nell’ambito delle convenzioni con il Mef – sembrano poter erogare azioni di supporto trasversale e non forme di intervento puntuale. Inoltre, il MiC offrirà i servizi della società in house di ALES S.p.a.;
  • ci sono poi problematiche legate a Cinecittà, che richiedono probabilmente l’introduzione di modifiche al progetto in conseguenza dell’aumento dei prezzi delle materie prime e del mancato conferimento del terreno – a titolo gratuito – da parte di Cassa depositi e prestiti. Sul punto, ha affermato di star approfondendo la questione; chiaramente – su un investimento che da solo vale 300 milioni – non si può assolutamente fallire;
  • altra questione critica riguarda la componente Recovery Art: dalla verifica effettuata dalla SOGIN tuttavia si è verificato un problema con le bonifiche, per cui si sta ricercando un sito alternativo a Palmanova. Su questo intervento sarà possibile conseguire notevoli risparmi.
  • Bisogna poi considerare i fondi del Piano complementare al PNRR – 14 interventi sulle grandi aree metropolitane – del valore di 1,4 miliardi.

 

 

 

  • AUDIOVISIVO E CINEMA – FINESTRE, SALE CINEMATOGRAFICHE E TAX CREDIT
  • su audiovisivo e cinema, ha detto di prestare massima attenzione alle sale cinematografiche. Mentre la produzione audiovisiva è in un momento di particolare dinamismo, le sale cinematografiche si trovano in una situazione di grande difficoltà – ha affermato. Per questo, ha ricordato l’emanazione di un d.m. volto ad incentivare la visione in sala cinematografica di film italiani. Su questo, ha specificato che si è trattata di una misura adottata dal precedente governo e anche criticata, ma ha detto di averla adottata poiché – ha ragionato – la visione di un film in sala è molto più qualificante rispetto alla visione a casa; ha un valore specifico che va salvaguardato. Se con questa misura si possono avvicinare le persone alle sale, con l’incentivo dello sconto sul biglietto, facendo in modo che ci tornino nuovamente. Si è detto comunque conscio del fatto che la misura da sola non risolve il problema, pur sottolineando come sia un primo pass;
  • ancora, sul tema delle finestre di programmazione, ha affermato che il tema andrà affrontato al più presto, argomento che ha trovato un indirizzo unanime nella scorsa legislatura nell’equiparazione tra film italiani e stranieri dal precedente Parlamento e – ha detto – «penso che possa essere raccolto»;
  • inoltre, ha affermato che andrà messo a regime il nuovo sistema di crediti d’imposta calcolato sui costi di funzionamento delle sale e il potenziamento dei Tax credit che agevolano gli investimenti relativi all’adeguamento tecnologico, funzionale e strutturale delle sale cinematografiche;
  • ancora, altro strumento fondamentale sono i crediti d’imposta alla produzione di opere, strumento che però deve essere rapidamente aggiornato e adeguato al contesto attuale. È necessario introdurre tutte le modifiche in grado di potenziare l’effetto incentivante della misura – ad es., una cedibilità più agevole dei crediti. Anche le altre misure di sostegno alla produzione (i contributi automatici e i contributi selettivi) devono essere rivisti per essere adeguati ai cambiamenti;
  • Iniziative poi come “Cinema in Festa”, avviata a settembre 2022 (post-pandemia) e “Moviement” dell’agosto 2019 (pre-pandemia) hanno registrato risultati positivi in termini di presenze in sala; questo dimostra che iniziative del genere possono dare un contributo nell’invertire la tendenza negativa. Il Ministero inoltre intende proseguire nella strategia di ascolto e confronto diretto con tutti gli stakeholder del comparto audiovisivo, per meglio individuare le esigenze del settore ed avendo come punto di riferimento la tutela e la promozione della nostra identità culturale nazionale;
  • Ancora, ha affermato che – in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – occorre emanare il Regolamento attuativo degli obblighi di investimento in opere italiane ed europee, per rendere operativi ed efficaci tali obblighi delle piattaforme digitali e dei broadcaster;
  • Inoltre, ha affermato che negli ultimi anni molte imprese di produzione italiane sono state acquisite da gruppi internazionali: un innegabile segno di vitalità e attrattività del settore, cui, tuttavia, non è finora corrisposta un’azione di segno inverso. Pertanto, è necessario bilanciare questo flusso unidirezionale, introducendo strumenti finanziari in grado di favorire e incentivare le aggregazioni fra aziende italiane e la loro crescita sui mercati internazionali;
  • Per quanto riguarda il Piano Nazionale Cinema e Immagini nelle scuole, ha affermato che bisogna rendere strutturale l’utilizzo del linguaggio cinematografico nei piani scolastici. Sarà dunque necessario potenziare le attività di formazione degli insegnanti e rafforzare la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione;
  • Ancora, ha affermato che va rilanciato poi il Fondo per le coproduzioni minoritarie, e del Film Distribution Fund, con l’obiettivo di potenziare la circolazione dei film italiani all’estero, e dei fondi speciali per produttori ed esportatori di film e la partecipazione a festival e mercati;
  • su Cinecittà, ricordando i fondi del Pnrr, ha affermato che deve diventare sempre più un punto di riferimento per tutti gli operatori. L’attività di formazione di Cinecittà poi deve integrarsi con la storica attività di alta formazione offerta dal Centro Sperimentale di Cinematografia, che vogliamo ulteriormente valorizzare e sviluppare.

 

 

 

  • LIBRI E BIBLIOTECHE
  • sui libri e biblioteche, ha in particolare riferito che tutti i vari interventi di settore verranno messi meglio a sistema attraverso il disegno di legge sul libro, oggetto di un lavoro tecnico preparatorio nel corso della legislatura che si è conclusa. In questo senso, ha sottolineato che il testo sarà ulteriormente arricchito: è intenzione del MiC, ad esempio, introdurre norme di incentivazione affinché i Comuni ed altri soggetti pubblici affittino a canoni simbolici locali di loro proprietà per realizzare librerie. Inoltre, ha riferito che si può anche pensare a interventi per la carta, sotto forma di credito d’imposta a favore degli editori.

 

 

 

  • DIGITALIZZAZIONE
  • sulla digitalizzazione, ha menzionato l’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library, che ha lo scopo di sviluppare le banche dati e le collezioni digitali con un Piano nazionale di digitalizzazione che trova attuazione dell’investimento M1C3 del Pnrr;
  • ancora, ha detto che va sostenuta la digitalizzazione dei beni culturali, anche applicando alle opere d’arte pubbliche italiane la tecnologia NFT che permetterà di veicolare nel mondo le bellezze italiane attraverso una vendita di una riproduzione digitale, anche in 3D , un pezzo unico, con numero di certificato di proprietà;
  • per quanto riguarda il metaverso, ha affermato che si dovrà approfondire rischi e opportunità della fruizione virtuale del patrimonio culturale, strumento utile ma che non potrà mai sostituirsi alla realtà.

 

 

 

  • SPETTACOLO
  • sullo spettacolo, ha ricordato che la principale linea di intervento del Ministero è rappresentata dal FUS, le cui risorse nel 2022 ammontavano a oltre 423 milioni, ripartiti con d.m. del 25 febbraio, e ha poi ricordato gli scopi precipui del FUS, affermando che tali scopi raramente sono raggiunti dai soggetti che ricevono il FUS. Pertanto – ha affermato – sarebbe importante rivedere i meccanismi normativi che riguardano l’iter di approvazione dei progetti e l’erogazione dei contributi, da un lato aumentando i controlli preventivi e successivi e – dall’altro – modificare i parametri in un’ottica premiante. L’ottica dovrebbe essere opposta a quella attuale: più si è in grado di reperire fondi diversi da quelli pubblici, e più la gestione è virtuosa. Pertanto, ha detto che si partirà dalla riforma del nome, che dovrà dare risalto alla sua natura di Fondo nazionale per le per arti performative e lo spettacolo dal vivo, incentivando produzioni e artisti italiani. Ancora l’Università e la scuola andranno sostenute in progetti di formazione di figure professionali dello spettacolo;
  • per quanto riguarda l’assistenza e previdenza per i lavoratori dello spettacolo, ha ricordato che la legge 106/2022 ha modificato radicalmente l’attuale disciplina. L’obiettivo del governo – ha affermato – è quello di sanare significativi vuoti normativi (ad esempio, la mancanza di un’indennità di maternità adeguata alle specificità del settore).

 

 

 

  • MUSICA LEGGERA
  • Sulla musica leggera, ha affermato che bisogna studiare meccanismi di tutela per gli artisti italiani e per le etichette indipendenti nazionali attraverso una congrua presenza nella diffusione radiofonica e televisiva, così come avviene in altri Paesi europei.

 

 

 

  • DETRAZIONE CONSUMO CULTURALE E RIDUZIONE IVA
  • ha svolto un passaggio sulla detrazione del consumo culturale, con abbassamento dell’IVA per i prodotti culturali; al riguardo ha affermato che – previa valutazione degli effetti economici – si può pensare di introdurre nel sistema fiscale un meccanismo di detrazione delle spese per l’acquisto di beni e servizi culturali assieme all’abbassamento dell’IVA su alcuni di questi prodotti. Ciò nella consapevolezza che l’industria dell’arte e della cultura in Italia mettono in moto una filiera produttiva e un numero di addetti ai lavori molto importante.

 

 

  • TAX CREDIT VIDEOGIOCHI
  • ancora, sul tax credit videogiochi, ha affermato che l’industria del videogioco in Italia rappresenta un settore altamente specializzato in ambito tecnologico, artistico e nel campo del design, con circa 2 miliardi di indotto. Un prodotto culturale che assume centralità soprattutto in questa fase di intervento pubblico nei processi di digitalizzazione dei beni. Si può pensare a un rafforzamento del tax credit per l’industria dei videogiochi ora previsto dal Ministero della Cultura, aumentandone la capienza.

 

Fonte: ANICA
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