INFORMATIVA PER LE AZIENDE SULL’EMERGENZA CORONAVIRUS (12 marzo 2020)

 

INFORMATIVA PER LE AZIENDE SULL’EMERGENZA CORONAVIRUS

Trasmettiamo un’elaborazione di CCI (Confindustria Cultura Italia) e AIE (Associazione Italiana Editori) sull’attuale situazione di emergenza. Ricordiamo che giovedi 5 marzo si è tenuta una riunione presso la sede di Confindustria Cultura Italia, con la partecipazione del Presidente ANICA Francesco Rutelli, per definire le proposte al Governo delle imprese della Cultura italiane.

NORMATIVA

 

DPCM 11 MARZO 2020

Il DPCM 11 marzo 2020, in vigore fino al 25 marzo 2020, ha previsto ulteriori misure urgenti per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.

In particolare, sono sospese una serie di attività commerciali al dettaglio e di servizi di ristorazione, nonché quelle inerenti ai servizi alla persona. Rispetto a tali attività e servizi, il DPCM prevede una serie di deroghe specificamente elencate nei suoi allegati n. 1 e n. 2. Tra le attività e i servizi consentiti, Vi segnalo gli ipermercati, i supermercati e le attività delle lavanderie industriali.

Quanto alle attività produttive e professionali, il DPCM non ne sospende lo svolgimento, ma raccomanda che:

1) siano assunti protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di 1 metro come principale misura di contenimento, l’adozione di strumenti di protezione individuale;

2) siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e sia contingentato l’accesso agli spazi comuni (solo per le attività produttive);

3) siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro;

4) siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione.

Inoltre, sempre con riferimento alle attività produttive e professionali, il DPCM raccomanda:

1) il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;

2) il ricorso a ferie e congedi retribuiti per i dipendenti, nonché agli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva.

In merito all’attuazione delle raccomandazioni per le attività produttive, il DPCM contiene anche una disposizione tesa a favorire le intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.

Quanto al trasporto pubblico, il DPCM consente ai Presidenti delle Regioni di disporre la programmazione del servizio locale di linea e non di linea, al fine di ridurre e sopprimere i servizi in relazione agli interventi sanitari necessari, al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. Inoltre, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro della salute, potrà disporre la programmazione, con riduzione e soppressione, dei servizi automobilistici interregionali e di trasporto ferroviario, aereo e marittimo, sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali.

Il DPCM garantisce poi i servizi bancari, finanziari, assicurativi, nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare, comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi, purché sia assicurato il rispetto delle norme igienico- sanitarie.

AUTOCERTIFICAZIONI PER SPOSTAMENTI GIUSTIFICATI

È necessario compilare questo modello di autocertificazione per giustificare ogni spostamento sul territorio nazionale per le ragioni indicate dal DPCM dell’8 marzo 2020. Le persone fisiche che intendono spostarsi debbano mostrare il modulo di autodichiarazione, nel quale oltre alle generalità si dichiara la ragione del viaggio secondo quanto previsto dalle direttive del Ministero dell’Interno. I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità verranno effettuati lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti (strade, autostrade, stazioni, porti, aeroporti). La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli. La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti prevede sanzioni pecuniarie e fino a 3 mesi di reclusione. Tali disposizioni sono efficaci fino al 3 aprile 2020.

 

SMART WORKING SEMPLIFICATO

Il decreto DPCM dell’8 marzo 2020 semplifica le modalità di attuazione dello smart working, prevedendo che il lavoro agile possa applicarsi anche in assenza degli accordi individuali previsti dalla normativa vigente.

Il datore di lavoro, per attivare la modalità di lavoro agile, deve inviare comunicazione tramite la procedura semplificata per il caricamento massivo delle comunicazioni di smart working (guida dedicata).

Gli obblighi di informativa del datore di lavoro sono assolti in via telematica, anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’INAIL. In tale documentazione, è riportata l’informativa sulla salute e sicurezza nel lavoro agile. Per quesiti sull’utilizzo della procedura telematica, è stato inoltre disponibile l’URP per inviare una richiesta di assistenza.

Per tutte le informazioni e gli approfondimenti, vi rimandiamo alla pagina del Ministero del Lavoro dedicata allo “Smart working” e il Manuale per l’utente.

ISTRUZIONI PER L’USO

Lavorare in smart working: l’utilizzo di Teams e altri strumenti per ottimizzare il lavoro agile

Teams è la piattaforma Microsoft per il lavoro in team di Office 365 a supporto di collaborazione e produttività. Nel momento di emergenza questo strumento permette di portare avanti le attività: anche se gli uffici sono vuoti si è collegati come una grande rete in piena sicurezza. Teams permette infatti in maniera semplice e veloce di utilizzare chat, chiamate e videochiamate, riunioni e condivisione di documenti.

Per tutti i soci che stessero cercando uno strumento per ottimizzare lo smart working vi segnaliamo che Microsoft –  come peraltro anche gli altri grandi player del mercato, da Google a Webex –  mette a disposizione anche un piano di adesione al servizio gratuito per le aziende che vogliono avvicinarsi a questo importante strumento di lavoro in questo momento particolare dovuto all’esigenza Coronavirus.

Maggiori informazioni su Teams sono disponibili a questo link.

PROVVEDIMENTI REGIONALI

Al link di seguito sono disponibili tutte le ordinanze regionali sul tema finora emesse: http://www.regioni.it/newsletter/n-3785/del-25-02-2020/coronavirus-ordinanze-ultime-circolari-regionali-e-note-esplicative-20851/

 

PROVVEDIMENTI GENERALI

  • Credito: l’accordo tra ABI e le associazioni dell’industria per il sostegno alle imprese

Per il sostegno delle imprese colpite dal Coronavirus, Confindustria e le altre associazioni dell’industria hanno raggiunto un accordo con Abi, illustrato dal Direttore Generale di Confindustria. Inviamo nel primo e nel secondo allegato il testo dell’accordo per il credito e l’addendum in occasione dell’emergenza Coronavirus.

Cosa prevede l’accordo?

L’Accordo prevede che le misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti (mutui, leasing e finanziamenti a breve termine) previste dall’Accordo del 2019 siano estese ai finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 erogati in favore delle imprese danneggiate dall’emergenza (attualmente l’Accordo si applica ai finanziamenti in essere al 15 novembre 2018).

L’Addendum sottolinea inoltre l’opportunità che le banche, ove possibile, offrano condizioni migliorative rispetto a quelle previste esplicitamente dall’Accordo, per andare incontro alle esigenze delle imprese.

Riportiamo alcune delle condizioni migliorative: la sospensione dell’intera rata; la possibilità di sospendere e allungare operazioni di imprese diverse dalle PMI (alle quali è esplicitamente riferito l’Accordo); la mancata previsione di un aumento del tasso (che secondo l’Accordo può essere previsto ma con un tetto ed esclusivamente in funzione degli eventuali maggiori costi per le banche connessi alla realizzazione delle operazioni di sospensione o allungamento); la possibilità di sospendere e allungare ogni tipologia di finanziamento a prescindere dal fatto che gli stessi abbiano le caratteristiche espressamente indicate nell’Accordo e di sospendere e allungare finanziamenti concessi successivamente al 31 gennaio 2020.

Alcune banche hanno già annunciato misure di particolare favore, che includono la disponibilità a sospendere l’intera rata.

L’Addendum evidenzia l’opportunità che le banche assicurino la massima tempestività nella risposta alle richieste delle imprese, accelerando le procedure di istruttoria e riducendo significativamente i termini generali previsti a suo tempo dall’Accordo.

L’Addendum sottolinea infine come sia necessario e urgente che:

– il Governo italiano introduca ulteriori incentivi pubblici in favore delle imprese danneggiate dall’emergenza sanitaria, in particolare per quanto riguarda l’accesso agevolato a linee di credito a breve termine, la realizzazione di operazioni di allungamento di finanziamenti a lungo termine e la mitigazione delle perdite economiche subite. In tale ambito, viene chiesto al Governo di ampliare l’operatività del Fondo di Garanzia per le PMI;

– vengano modificate le attuali disposizioni di vigilanza europee sul settore bancario, anche con riguardo all’applicazione di misure di tolleranza (moratorie) da parte di banche e intermediari finanziari sui finanziamenti alle imprese, al fine di favorire la realizzazione di operazioni di sospensione o allungamento delle scadenze dei finanziamenti.

  • Cassa Depositi e Prestiti ha varato il 10 marzo alcune nuove misure a sostegno delle imprese per l’accesso alla liquidità e per favorire l’export e l’internazionalizzazione.

Passa da 1 a 3 miliardi il plafond della Piattaforma Imprese che le banche aderenti possono utilizzare per erogare finanziamenti a tassi calmierati a PMI e Mid-cap. Queste risorse sono immediatamente disponibili e serviranno a sostenere, tramite il sistema bancario, esigenze di capitale circolante e investimenti delle imprese italiane.

Inoltre sono previsti altri interventi del valore di 4 miliardi:

  • una moratoria fino a 12 mesi per tutte le imprese italiane danneggiate sui finanziamenti a medio-lungo termine garantiti da SACE, in linea con le misure dell’Addendum all’Accordo per il credito stipulato con l’ABI e delle iniziative delle singole banche;
  • la concessione, da parte di SACE Factoring di un’estensione fino a 6 mesi dei termini di dilazione;
  • la concessione, da parte di SACE BT, di proroghe per il pagamento dei premi e per gli altri adempimenti previsti dalle polizze;
  • un plafond di 1,5 miliardi di garanzie per facilitare l’erogazione di finanziamenti bancari a supporto delle esigenze di capitale circolante delle PMI;
  • un plafond di 2 miliardi di coperture assicurative per nuove linee di credito per aiutare le imprese italiane nella penetrazione di nuovi mercati
  • un plafond di 500 milioni per rilanciare l’export delle PMI, verso altre aree a elevato potenziale di domanda per i prodotti italiani quali America Latina, Africa e Medio Oriente.

  • AMMORTIZZATORI SOCIALI: PRIME INFORMAZIONI E COME UTILIZZARLI

Forniamo, a partire da oggi e in collaborazione con https://www.adlabor.it/, alcune informazioni pratiche sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Nel quarto, quinto e sesto allegato a questa mail le informazioni riguardanti gli istituti di base: CIGO (Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria), CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) e FIS (Fondo di Integrazione Salariale). Successivamente ci occuperemo degli ammortizzatori in deroga, anche tenendo conto dei provvedimenti annunciati dal governo per semplificarne e potenziarne l’accesso.

Segnaliamo inoltre che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha una sezione dedicata agli ammortizzatori con un focus sui principali strumenti.

  • MISURE MAECI E ICE A SUPPORTO DELLE IMPRESE

Il piano prevede le seguenti misure:

  • ampliamento dell’erogazione di servizi gratuiti di assistenza e consulenza sui mercati esteri a partire dal 1 aprile 2020 a tutte le imprese con un numero di dipendenti fino a 100 unità,
  • annullamento delle quote di adesione già fatturate dall’ICE-Agenzia alle imprese per la partecipazione alle iniziative promozionali (fiere estere, seminari, mostre autonome, workshop, ecc.) con svolgimento a partire dal febbraio 2020, in qualsiasi parte del mondo;
  • rimborso forfettario delle spese già sostenute per la partecipazione alle iniziative sopra descritte: tetto massimo pari a Euro 6.000 a impresa, per i settori agroalimentare e beni di consumo; tetto massimo pari a Euro 10.000 a impresa, per quelle del comparto beni strumentali;
  • gratuità di un modulo espositivo allestito in tutte le manifestazioni organizzate dall’ICE-Agenzia (fiere, mostre autonome,..) che si svolgeranno nel periodo marzo 2020-marzo 2021, in qualsiasi parte del mondo a concorrenza dello spazio effettivamente disponibile;
  • per le altre attività quali seminari, workshop, incoming, ecc., garanzia della partecipazione a titolo gratuito a tutte le imprese, limitatamente a una ammissione/postazione per singola iniziativa a concorrenza dello spazio effettivamente disponibile.

Nei prossimi giorni ICE metterà a regime le modalità di fruizione delle misure sopra esposte.

 

OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE

Segnaliamo come opportunità per i soci la pagina web https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/, “iniziativa di solidarietà digitale” del Ministero dell’innovazione in cui vengono evidenziate – e sono in continuo aggiornamento – offerte gratuite messe a punto da compagnie telefoniche, editori e aziende di tlc.

 

 

Per approfondire tutte le tematiche che impattano sull’attività quotidiana e sullo scenario economico, si rimanda anche al sito che Confindustria ha dedicato al tema.

 

 12 marzo 2020

Fonte: ANICA
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