Senza emozioni la vita non avrebbe senso….siamo ciò che ricordiamo di essere

Criminal da domani 13 aprile nelle sale italiane.

Un uomo che fissa il mare sconfinato, fuggevole, infinito… e scruta oltre la linea dell’orizzonte il confine ultimo dei suoi ricordi più intimi e veri. In questa singola immagine può racchiudersi il significato più profondo di Criminal.

Cinegiornale.net dsc_0157_jpg_1003x0_crop_q85-300x187 Senza emozioni la vita non avrebbe senso….siamo ciò che ricordiamo di essere Recensioni  “La ragione per la quale si fanno dei film è quella di lasciare una traccia, una memoria…”Esordisce con queste parole Kevin Costner durante l’anteprima e l’incontro con la stampa romana. Il bellissimo attore si è presentato in compagnia del regista Ariel Vromen, autore del thriller di cui è protagonista insieme a Ryan Reynolds, Tommy Lee JonesGal GadotGary OldmanMichael Pitt.

La regia serrata, fatta di flashback, esplosioni, attimi d’ira, inseguimenti e corse contro il tempo collima alla perfezione con l’idea di mettere in scena due battaglie attuali e temibili: da una parte il cyberterrorismo e dall’altra il controllo della mente. Ciò che scuote di più non è il male crudo, dettagliato e onnipresente; non sono le musiche, ma l’idea che qualcuno possa entrare nei ricordi, infrangendo tutti i segreti, i rancori, il vissuto che alla fine crea le persone, rendendole differenti e piene di interrogativi. Cosa si crea quando ci si fissa negli occhi o si ricorda qualcuno, domandandosi “Cosa avrà pensato?’”

I fan dell’attore non rimarranno delusi dopo aver visto questo nuovo action-thriller. E’ una pellicola che sa rischiare ed è differente rispetto agli altri thriller che hanno affrontato tematiche analoghe. La storia comincia con un inseguimento tra l’agente della CIA Bill Pope (interpretato da Ryan Reynolds) e i membri di un’associazione criminale. Pope non ne esce vincitore e viene brutalmente ucciso, portando con sé dei segreti fondamentali per salvare il mondo da un potenziale attacco terroristico: dove ha nascosto l’unico uomo in grado di sventare quell’attacco (l‘Olandese’, che ha il volto di Michael Pitt) e quali accordi ha preso con lui? L’unico modo per dare una risposta a questi quesiti consiste nel chiedere al dottor Franks (Tommy Lee Jones) di utilizzare la tecnica alla quale lavora da tutta una vita, che promette di trasferire il pattern cerebrale di una persona nella mente di un altro soggetto. Il candidato ideale è Jerico Stewart (Kevin Costner), un uomo che ha passato metà della sua esistenza in prigione; estraneo a qualsivoglia sentimento, impunibile perché inconsapevole dei suoi errori. I traumi infantili e irreversibili al cervello fanno della sua stessa testa una tavolozza bianca sulla quale riversare contenuti. Intrappolato nel braccio della morte, Jerico non può che accettare l’intervento. Alla CIA, personificata da Quaker Wells (Gary Oldman), non resta che confidare nel buon esito dell’operazione affinché la missione di salvataggio venga portata a termine. Ma come può agire la mente giusta nell’uomo sbagliato? Cosa succede quando sentimenti forti come l’amore, il legame profondo con la figlia, la conoscenza delle lingue, la gentilezza e il senso del sacrificio si innescano in una persona che non li ha mai provati? Personalmente ritengo che il risultato è uno sconvolgimento senza precedenti, ma non vogliamo svelarvi ulteriori dettagli…vi consigliamo di andarlo a vedere e attendiamo dei vostri commenti al riguardo. Buona visione.

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